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Piadina Romagnola IGP: arrivano le modifiche al Disciplinare

La produzione di Piadine Romagnole Igp l’anno scorso è stata di 23.756 tonnellate per un valore delle vendite totale di 34 milioni di euro. Il trend di produzione di piadine IGP è in forte crescita della produzione, in nove anni ha registrato un incremento del +251% pari a quasi 17mila tonnellate in più grazie anche all’ottenimento della certificazione IGP.

Infatti la Piadina Romagnola, un prodotto simbolo della Romagna e dell’Italia. La Piadina Romagnola, o Piada Romagnola, già da nove anni ha ottenuto dalla Commissione Europea la certificazione IGP (Indicazione Geografica Protetta), con uno scopo di valorizzazione e tutela dai rischi di contraffazione, problema quest’ultimo che si ha per molti prodotti del made in Italy in varie parti del mondo.

Ora il Disciplinare fa un ulteriore passo in avanti e recepisce le richieste degli artigiani produttori di piadine. Quasi certamente infatti sarà inserita del disciplinare per la produzione di piadine la possibilità di utilizzo di farine di farro, latte, miele di fiori e olio di semi di girasole purché utilizzato insieme e in quantità inferiore allo strutto o all’olio extravergine d’oliva.

Sono quattro gli ingredienti base della Piadina riconosciuti dal Disciplinare Igp: Farina di grano o di farro; Acqua, Sale, Strutto, e/o Olio di oliva e/o extra vergine di oliva. La nuova versione del Disciplinare della piadina contempla anche materie prime opzionali come latte vaccino, miele di fiori, e l’olio di semi di girasole purché utilizzato insieme e in quantità inferiore all’olio extravergine d’oliva. La cottura della piadine va effettuata su un piano cottura che varia da 150 a 300°C con un massimo di 4 minuti. Per potersi fregiare dell’IGP la Piadina deve essere confezionata in Romagna.

Il Disciplinare della piadina romagnola presenta la Piadina Romagnola al consumo in due tipologie: Piadina Romagnola IGP con un diametro minore (15-25 cm) ma più spessa (4-8 mm), e Piadina Romagnola IGP alla Riminese con un diametro maggiore (23-30 cm) e più sottile (fino a 3 mm). Nel caso di adozione di un processo produttivo che comprenda la realizzazione manuale delle piadine (porzionatura e cottura), e in assenza di confezionamento delle piadine, potrà essere utilizzata la dicitura “lavorazione manuale tradizionale”.

Anche le vendite di piadine artigianali all’ingrosso sono aumentate nell’ultimo anno. La vendita all’ingrosso piadine infatti ha fatto registrare un aumento di oltre due punti percentuali sia per le piadine alla Romagnola, che ha un diametro va dai 15 ai 25 cm e raggiunge quasi 8 mm di spessore, quindi è più spessa, che per la piada alla Riminese, che invece ha un diametro maggiore, di circa 25-30 cm ma piu’ sottile della piada romagnola, lo spessore massimo è 3 mm. Cresciuta anche la vendita all’ingrosso di rotoli e crescioni artigianali

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